Titolo della poesia: D’azzurro e di blu
Se quelli che guardo
sono occhi di cielo
cosa in quegli
occhi porta nuvole
e vento e luce
che rischiara ogni
cosa?
Cosa in quegli occhi
porta instabile paura
di lasciare e prendere
e cosa guardano, stanchi,
la sera nella penombra
di solitario silenzio,
apparente,
pronti a ridare al
mondo le parole
trattenute e più
difficili da guardare?
E cosa lasciano per
sè stessi, rubando
istanti cercati, fortemente
voluti e non detti,
istanti che, troppi veloci,
lasciano il posto ad
altri,
che promettono tranquillità
se i primi giurano tormento?
Occhi d’azzurro e di blu
e bianco da contorno
e nero che sottolinea
e amore che li attraversa
e pietà che domandano
e sogno che li accompagna.
Chiusi, di gioia che li asciuga
e che li porta a me.